La situazione in cui ci troviamo attualmente ci sta facendo interrogare sull’efficacia della formazione in presenza. Ecco alcuni consigli su come agevolare il passaggio dal face to face al digital learning. 

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Oggi, i cambiamenti sono sempre più rapidi e a volte inaspettati. L’attuale emergenza sanitaria è iniziata all’improvviso e ci ha colto non del tutto preparati ad affrontare una situazione di chiusura e isolamento. Il mondo del business faceva in parte già uso del digital per la formazione, ma le scuole, per esempio, non erano pronte per una didattica virtuale, per questo l’UNESCO ha raccomandato di utilizzare metodologie di apprendimento a distanza per far fronte all’interruzione forzata delle lezioni. Il COVID-19 ha imposto un cambiamento alle nostre normali attività: le aziende si sono trovate a gestire i dipendenti da remoto e le scuole a fare lezione online. Sempre più organizzazioni si stanno avvicinando al digital learning con un incremento del 57% degli investimenti in ambito digitale.

Molti L&D manager si stanno interrogando sulla situazione della formazione nelle proprie aziende e stanno lavorando su una strategia per agevolare il passaggio al digital learning.  Ecco i nostri consigli per facilitare la transizione:

Analisi del fabbisogno

Prima di avviare un progetto di digital learning è importante condurre un’approfondita analisi del fabbisogno formativo. In sostanza, questa analisi permette di capire quali siano gli obiettivi formativi, stabiliti in base agli obiettivi di business, e le modalità per soddisfarli. I principali step di questo processo sono:

Identificare lo skill gap

Digital technologies have a great impact on the global economy, demanding employees to have highly specialized skills sets. Using digital learning addresses these skills gaps. But with the various modalities in online learning, you can get easily caught up with these different learning techniques. So it’s a great start to first identify the occurring and emerging skills gaps in your organization. To do this, here are easy and actionable steps you can take:

Stabilire gli obiettivi formativi

Una volta identificato lo skill gap, bisogna stabilire gli obiettivi formativi. Questi obiettivi devono essere chiari e misurabili, come per esempio migliorare il livello di competenza in una determinata skill di mezzo punto per ogni studente oppure incrementare il ROI del 10%.

Scegliere gli strumenti più efficaci

Il digital learning comprende moltissime modalità formative: moduli eLearning, classi virtuali, webinar, social learning e molto altro. La scelta dello strumento più adatto dipende dagli obiettivi formativi e dagli stili di apprendimento degli studenti. Per alcuni contenuti possono funzionare i moduli di microlearning fruibili anche da mobile, in altri casi le lezioni individuali a distanza sono il modo migliore per approfondire un argomento con la guida di un docente.

Analisi dei costi-benefici

Determinare i costi della formazione è fondamentale per definire il volume dell’investimento e valutare il ROI al termine del training. In fase di transizione dal face-to-face al digital learning, è anche un indicatore significativo per confrontare le differenze di costo delle due modalità formative.

Metodo di valutazione

e. Metodo di valutazione La valutazione del training dovrebbe prendere in considerazione sia i risultati concreti ottenuti, sia i feedback degli studenti. Soprattutto durante il passaggio dal face-to-face al digital learning è importante chiedere agli studenti come si siano trovati con i nuovi strumenti e come sia possibile migliorare le future proposte formative per rendere l’esperienza di apprendimento sempre più stimolante.

Rendere il training rilevante con la content curation

Content is the king. Una formazione efficace e stimolante si costruisce partendo da risorse didattiche aggiornate, attendibili e soprattutto rilevanti. Rispetto alla formazione tradizionale, con il digital learning la content curation è più semplice da seguire. Grazie alle piattaforme eLearning, LMS e LXP le aziende hanno semplificato l’accesso ai contenuti e hanno reso la formazione sempre più personalizzata e on-demand.

Il 42% dei professionisti L&D ritiene che la content curation abbia un ruolo importante per l’apprendimento continuo. Ecco alcuni esempi di come l’attenzione ai contenuti sia un vantaggio per la formazione in azienda:

In una prima fase di passaggio dal face-to-face al digital learning, la scelta più conveniente è quella di rivolgersi a un provider con esperienza che possa facilitare la transizione e sviluppare dei progetti efficaci.

Il lato umano del digital learning

Uno dei principali vantaggi del digital learning è la facilità con cui gli studenti possono accedere non solo ai contenuti online, ma anche alle lezioni con i docenti. Adattandosi ai ritmi degli studenti, la formazione online è anche più efficace: si stima che il digital learning velocizzi l’apprendimento dal 25% al 60% rispetto alle lezioni tradizionali.

L’interazione umana ha ancora un ruolo importante per accrescere l’efficacia del training e il digital learning mette a disposizione dei docenti diversi strumenti per interagire con gli studenti:

Pensare come un marketer

L&D leader e professionisti HR dovrebbero ragionare come se lavorassero nel marketing. In fase di transizione dal face-to-face al digital learning, i dipartimenti L&D devono “vendere” e “promuovere” la nuova offerta ai loro clienti interni.

L’attuale organizzazione delle aziende ha a disposizione diversi metodi per comunicare con efficacia le nuove offerte formative a tutta la popolazione aziendale:

Valutare i risultati del digital learning

Valutare i risultati di un progetto formativo è uno step imprescindibile per qualsiasi tipo di training. In questo modo è possibile capire se la formazione abbia soddisfatto i bisogni e le aspettative dell’azienda.

Nel passaggio dal face-to-face al digital learning è importante valutare non solo i risultati strettamente connessi al corso, come per esempio l’incremento delle competenze e l’impatto sulle performance lavorative, ma anche la risposta degli studenti al nuovo mezzo, come livelli di engagement, feedback e suggerimenti.

Alcune metriche da prendere in considerazione sono:

Per quanto riguarda l’efficacia del training in generale, bisogna considerare anche il suo impatto sulle performance lavorative. I manager dei diversi dipartimenti sono i collaboratori che più facilmente possono registrare i cambiamenti avvenuti nelle attività dei team prima e dopo la formazione e possono valutare se i risultati abbiano soddisfatto gli obiettivi e le aspettative prefissati.

Infine bisogna calcolare il ROI della formazione per capire se l’investimento abbia prodotto risultati soddisfacenti. Una delle formule più utilizzate per ottenere un numero percentuale è il rapporto tra i benefici ottenuti per il costo del training moltiplicato per 100.

Conclusioni

L’attuale situazione di emergenza ha imposto una riorganizzazione tempestiva delle aziende e ha impattato anche sui training in svolgimento. Ripensare alla formazione in chiave digitale risponde non solo alle nuove esigenze insorte nell’ultimo periodo, ma renderà la formazione più accessibile e più vicina alle abitudini dei lavoratori di oggi anche nel lungo periodo.